Per Zohra, il grande problema che interessa oggi il fotogiornalismo è la fiducia del pubblico, o la mancanza di questa, verso la professione, alimentato da ciò che lei vede come un uso scorretto del potenziale della fotografia digitale. "Dobbiamo lavorare più duramente, perché la gente oggi non ci dà molta fiducia. Recentemente ci sono stati diversi scandali, in cui i fotografi hanno manipolato le loro foto, le loro storie", dichiara.
I social media non sono stati di aiuto, aggiunge, con i notiziari che non vedono l'ora di pubblicare foto appena possono, a volte utilizzano immagini che sono vecchie di anni o che rappresentano un evento completamente diverso. "Mi rattrista non poter cambiare la situazione. Non sono ottimista per quanto riguarda la nostra attività, ma come la maggior parte dei fotografi, faccio del mio meglio per svolgere il mio lavoro nel modo giusto." Con questo in mente, cosa consiglierebbe a chi accede ora al settore? "Non è semplice, ma il mio consiglio è quello di essere sinceri. Se non si è sinceri, non si può fare questo lavoro. Se la situazione del momento mi fa piangere, desidero che la foto faccia piangere anche chi la guarda", afferma.