La fotografia ritrattistica è un complesso mix di preparazione, competenze tecniche e capacità interpersonali. Come dimostrato dal fotografo ritrattista professionista Horst Friedrichs, questo lavoro non si limita a rappresentare un percorso artistico, ma diventa un servizio fondamentale per la storia tramite cui immortalare i personaggi che la compongono. È per questo che richiede una grande attenzione.
Studenti e fotografi in erba non devono farsi scoraggiare dall'assenza di uno spazio professionale o dalla mancanza di accessori per l'illuminazione, tuttavia. Durante il weekend in cui Horst è stato mentore della laureata in arte Emma Bentley, il mondo è diventato il loro set fotografico e il pubblico i modelli con cui lavorare. In questo articolo scopriremo cosa hanno fatto durante il workshop e alcuni consigli per la fotografia ritrattistica professionale.
RITRATTO
Consigli di fotografia ritrattistica: apprendere l'arte e la cultura
Elementi fondamentali della fotografia ritrattistica
Horst vanta una lunga carriera di lavoro per testate come National Geographic, The New York Times e The Independent, oltre ad aver scattato ritratti di moltissime personalità tra cui Robbie Williams, Peter Gabriel, Tony Blair, Bill Gates e Stephen Hawking. Nonostante si sia fatto un nome grazie ai lavori commerciali, sono i suoi progetti editoriali a lungo termine, dove documenta sottoculture e architettura, a mettere davvero in evidenza la sua passione. Dai Sufi pakistani a mod e rocchettari della cultura inglese underground, il fotografo londinese Horst ha trascorso decenni a esplorare diverse scene e culture, immortalandone i personaggi.
Durante il workshop, Emma ha appreso gli elementi fondamentali della fotografia ritrattistica. Suddividendo gli argomenti su due giorni, Horst ha trattato di come maneggiare una fotocamera, di esposizione e di inquadratura prima di passare al più complesso lato umano del lavoro di ritrattistica. Emma ha utilizzato una fotocamera Canon EOS R6 con obiettivo Canon RF 14-35mm F4 L IS USM per il workshop, di cui Horst è rimasto particolarmente impressionato.
"La fotocamera è compatta e leggera, dona una splendida sensazione. L'esperienza tattile è molto importante: se non trovo la fotocamera piacevole al tatto, per me è un problema", spiega. "A volte la macchina fotografica può sembrare un'arma e spaventare le persone. EOS R6 intimidisce meno, grazie al suo aspetto retrò".
Emma ha partecipato al progetto collaborativo di Canon e The Drum, Class of 2021. È specializzata in direzione artistica per la pubblicità direzione e strategia creativa e ha vinto il workshop di due giorni con Horst come parte del programma.
Disponi di un kit Canon?
Il primo giorno, i due fotografi hanno trattato la fotografia paesaggistica, la street photography e la ritrattistica in un parco di Londra. Per Emma, la lezione più importante è stata osservare l'approccio di Horst alle persone, l'umorismo e l'energia necessari per coinvolgerle. Fin da subito Horst ha notato che Emma ha un certo occhio per angolature e approcci interessanti. "Mostrava una sensibilità particolare", racconta. "Una volta acquisite le basi dell'esposizione, sembrava discretamente sicura di sé per quanto riguarda la composizione".
Il secondo giorno hanno scattato altre foto di street photography a Camden, Londra, prima di approdare in un locale per lo shooting di un evento di musica ska programmato per l'intera giornata. È stata un'esperienza fotografica unica per Emma, che si è potuta immergere nel cuore di una vivace sottocultura, scoprire come lavora un professionista esperto e provare a realizzare qualche scatto.
Qui, la fotocamera Canon EOS R6 e l'obiettivo Canon RF 14-35mm F4 L IS USM hanno fatto la loro parte. Con il suo corpo discreto e compatto, EOS R6 è stata perfetta per permettere a Horst ed Emma di scattare in un ambiente intimo e piuttosto ristretto, con condizioni di illuminazione estremamente scarse. "Quello che mi ha stupito di più è stata la sensibilità della fotocamera e dell'obiettivo. Poter fotografare in una tale oscurità è stato incredibile", afferma Horst. "In genere non uso obiettivi zoom, ma questo si è rivelato rapido e nitido. Mi piace molto".
Attraverso gli occhi di una studentessa: i consigli di Emma sulla fotografia ritrattistica
1. Trova il giusto approccio
"Per Horst è tutto estremamente naturale", racconta Emma, riflettendo sul modo in cui Horst interagisce con i soggetti. "Anche le cose più semplici, come il modo in cui si avvicina pacatamente alle persone per presentarsi. Chiunque abbiamo conosciuto è stato amichevole e si è prestato a conversare. È questo che ha fatto sì che le persone si aprissero all'idea di essere fotografate. Bisogna essere molto naturali e mostrare interesse per la cultura che si intende immortalare".
2. Avvicinati al soggetto
L'obiettivo Canon RF 14-35mm F4 L IS USM crea un meraviglioso effetto bokeh mantenendo un'estrema nitidezza alla massima apertura. L'utile gamma di lunghezza focale consente di avvicinarsi maggiormente al soggetto, cosa che Emma consiglia a tutti gli aspiranti fotografi ritrattisti: "Avvicinatevi! Con una buona combinazione di fotocamera e obiettivo si possono catturare moltissimi piccoli dettagli, quindi assicurati di farlo", suggerisce.
3. Sapere quando andare oltre
"Saper valutare l'atmosfera è molto importante. Un ragazzo aveva accettato di farsi fotografare mentre ballava, ma poi ha iniziato a scalmanarsi", racconta Emma. "Ho visto Horst provare a realizzare lo scatto, per poi decidere abbastanza in fretta di lasciar perdere. Ha spiegato che a volte bisogna scegliere di andare oltre per non rompere la magia".
Attraverso gli occhi di un professionista: i consigli di Horst per la fotografia ritrattistica
1. Preparati a tutto
"Bisogna essere pronti e preparati, perché a volte c'è una sola occasione per scattare. Prima di iniziare un servizio fotografico, è necessario informarsi sulla persona, il collettivo o il movimento che si andrà a documentare", spiega Horst, forte della sua esperienza in lavori editoriali. "Magari i soggetti sono anti-establishment e vogliono più informazioni sul committente del pezzo o sul suo contenuto. Magari vuoi controllare come sono stati immortalati da altri per cercare di ottenere un risultato diverso".
Horst suggerisce inoltre di perlustrare l'area prima del servizio, in modo da non essere colti in fallo dalle questioni pratiche. "Dove si può parcheggiare? Dove sono le prese? Chi si occuperà del trucco? E del parrucco? Un buon fotografo ritrattista conosce la risposta a tutte queste domande ancor prima di mettere piede sul set".
Il progetto Class of 2021 aiuta gli studenti a riscoprire la passione per la stampa
2. Presta attenzione alla luce...
"Pensa sempre alla luce. Se hai accesso al luogo prima del servizio fotografico, recati sul posto e chiedi a qualcuno di fare da controfigura per vedere come la luce interagisce con il soggetto", consiglia Horst.
Autodefinito un "cacciatore di luce", secondo Horst la chiave per lo scatto perfetto a volte è spostare il soggetto affinché sia contro o affiancato a una fonte luminosa. "È questo che può fare la differenza tra uno scatto abbastanza blando e un ritratto fantastico". A volte vale la pena intervenire, ma in altre si rompe la magia del momento. Se hai svolto le tue ricerche (o quantomeno osservato il soggetto abbastanza a lungo), fidati del tuo istinto e prendi una decisione.
3. …oppure modifica la luce
Fare affidamento sulla luce naturale o continua è un'ottima opzione, che consente di regolare l'esposizione in tempo reale con il mirino elettronico della fotocamera Canon EOS R6. Tuttavia, Horst incoraggia i fotografi ritrattisti ad abbandonarsi alla creatività e a portare con sé strumenti eventualmente necessari per manipolare la luce, come i modificatori professionali o degli equivalenti amatoriali.
"Puoi portare della carta da lucido o perfino un rotolo di alluminio, qualsiasi cosa possa accentuare o disperdere la luce. Tienila sempre nel tuo kit", suggerisce.
4. Ragiona a lungo termine
A meno che tu non sia mandato a svolgere un incarico commerciale per una consegna rapida, Horst consiglia di avere sempre in mente un progetto a lungo termine. "Lo consiglio sempre a studenti e aspiranti professionisti. Serve avere un progetto a lungo termine. Ho dei progetti a cui ho lavorato per 12 anni, ma può trattarsi anche di progetti di 12 mesi o più. Ragiona a lungo termine. Quello che crei potrebbe vincere un premio o finire in un fotolibro.
"Scatti singoli… Non saprei. Puoi seguire questo processo creativo e avere magari 120.000 follower su Instagram, ma non sono geloso. Per me, questo approccio è quasi come una moda che finirà per passare. Ascoltarsi è molto più potente, sapere cosa vogliamo fare e trasformarlo in un progetto".
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