Con un passato da fotogiornalista e fotografa per i notiziari, il lavoro della freelance neozelandese Fiona Goodall consiste nel fotografare diversi sport, in particolare il rugby, con un approccio narrativo al suo lavoro. Scatto realizzato con Canon EOS-1D X Mark III e obiettivo Canon EF 200-400mm f/4 L IS USM Extender 1.4x a 400 mm, 1/1600 s, f/4 e ISO400. © Fiona Goodall/Getty Images
"In Nuova Zelanda il rugby è lo sport più praticato; se fai foto sportive, fai foto di rugby", afferma Fiona Goodall. Nel corso degli anni, la fotografa ha costruito un portfolio di scatti di grande impatto e spesso al di là dell'obiettivo c'era una palla da rugby. Nel 2022, ha messo la sua capacità di raccontare storie con un solo scatto al servizio della Coppa del Mondo di rugby 2021, posticipata di un anno.
"La parte migliore del mio lavoro è catturare l'emozione", dice. "È questa la chiave. È l'obiettivo di tutti. L'azione è fondamentale, ma quello che a me appassiona fotografare è l'emozione, positiva o negativa che sia".
La carriera trentennale di questa talentuosa e versatile fotografa l'ha portata a fotografare ogni genere di soggetto, dalle visite reali, all'America's Cup della vela, alla devastazione del terremoto di Christchurch del 2011 fino all'impatto capillare della pandemia di Covid-19. Ma lo sport, e in particolare il rugby, è stato sempre presente.
Dopo avere lavorato per 15 anni per una delle più grandi agenzie di media della Nuova Zelanda, Fiona è diventata freelance e non è mai tornata sui suoi passi. A distanza di più di dieci anni da quel fatidico momento, può offrire qualche consiglio utile a chi sta pensando di fare un salto simile. "Naturalmente avevo paura, ma mi sembrava di essermi costruita una reputazione che mi consentisse di fare quel passo". "Di certo devi avere una certa indole: devi avere fiducia in te stesso e non farti prendere dal panico nei momenti in cui c'è meno lavoro".