Laura El-Tantawy è stata incaricata da WaterAid di esplorare il fardello fisico ed emotivo delle donne che diventano madri in centri sanitari privi di accesso ad acqua potabile, bagni dignitosi e buone condizioni di igiene. La serie nata dal progetto, Carrying Life: Motherhood and Water in Malawi, include immagini in movimento, registrazioni audio e interviste con le donne. © Laura El-Tantawy
Come si può fotografare un sentimento? Una risposta scontata potrebbe essere scattare una fotografia di qualcuno che sta provando quel sentimento, focalizzandosi sui dettagli delle espressioni facciali e sul linguaggio del corpo: le pieghe ai bordi degli occhi quando sorride, la tensione nelle mani strette a pugno. Tuttavia non si tratta sempre dell'approccio migliore, o del più etico. "Quando fotografi situazioni delicate, è meglio non fotografare qualcuno che piange, perché è invadente, e magari in quel momento faresti meglio a consolarlo anziché prendere in mano la fotocamera", afferma la fotografa documentarista e Ambasciatrice Canon Laura El-Tantawy. "Ma allora come si può catturare in un'immagine quel momento che viene condiviso con te?"
Per Laura, "la fotografia è una questione di intimità" e la sua serie di immagini scattate nel 2023 per WaterAid e la Wimbledon Foundation, Carrying Life: Motherhood and Water in Malawi, di certo non manca di emozioni. WaterAid, ONG che opera a livello internazionale, le ha commissionato una serie di fotografie di donne e bambini nel distretto di Ntchisi, in Malawi, un'area caratterizzata da carenze igienico-sanitarie e accesso inadeguato all'acqua potabile. WaterAid è nota per lavorare con fotografi con un approccio visivo forte, avendo commissionato in precedenza all'artista e fotografa etiope Aïda Muluneh un progetto riguardo alla carenza d'acqua e al suo impatto sulle donne in Africa.