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Comporre lo scatto insieme a Jean-baptiste Liautard

Il fotografo di sport estremi ci porta dietro le quinte di un servizio con Canon EOS R5 per spiegarci come crea le sue immagini spettacolari.
Un'immagine speculare di un ciclista che esegue un salto audace con le braccia alzate. La foresta sullo sfondo è immersa in una luce blu.

Nel suo primo servizio con Canon EOS R5, il fotografo di sport estremi e Canon Ambassador Jean-baptiste Liautard ha seguito un processo in tre fasi per creare questa immagine speculare di un ciclista che esegue un salto mozzafiato di notte. Scatto realizzato con obiettivo Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM a 16 mm, 1/200 sec, f/4 e ISO1250. © Jean-baptiste Liautard

Sono passati solo sette anni da quando Jean-baptiste Liautard (Jb) ha iniziato a prendere sul serio la fotografia e, mentre altri potrebbero essere ancora incerti su che strada prendere, lui si è rapidamente affermato come innovativo fotografo di sport estremi, in grado di creare immagini accattivanti su grande scala. A soli 25 anni, è già Canon Ambassador, ha ricevuto una serie di premi, tra cui il Photo of the Year 2019 di Pinkbike, e vanta Red Bull tra i suoi numerosi clienti.

I suoi straordinari lavori sono il risultato di un raffinato processo fotografico. Con una visione finale in mente, Jb scatta in diverse fasi, ognuna delle quali si traduce in una singola immagine. Ad ogni fase, aggiunge livelli di complessità fino a quando la sua visione non si realizza. "Quando sei agli inizi, sei tentato di scattare molte foto perché non vuoi perderti nulla", spiega. "Io invece aspetto il momento giusto. Lavoro in un modo che mi permette di scattare un paio di foto che sono davvero quello che voglio in termini di illuminazione e composizione. È un approccio che ho sviluppato abbastanza presto perché ero stanco di modificare immagini che non mi piacevano".

Jb ha seguito questo processo durante il suo primo servizio con Canon EOS R5 e obiettivo Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM, ottenendo un'immagine finale davvero incredibile (sopra). Qui ci parla del suo approccio e delle tecniche che ci sono dietro.

Due uomini parlano di un'immagine scattata con una fotocamera Canon EOS R5 mentre si trovano in una foresta.

Jb che discute della sua visione con l'atleta prima dello scatto: la fotografia di sport estremi è sempre un lavoro di squadra, e la comunicazione tra fotografo e soggetto è vitale per raggiungere il risultato finale. © Jean-baptiste Liautard

Due uomini in piedi su una rampa per biciclette di notte. Uno degli uomini punta il dito verso l'alto, mentre l'altro ha una fotocamera Canon EOS R5 al collo.

Capire quali sono le capacità tecniche di un atleta e i pericoli di fare salti al buio sono componenti chiave dei preparativi di Jb prima di un servizio. © Jean-baptiste Liautard

Fase 1: essere preparati e conoscere il soggetto

Jb arriva spesso sul set con ore di anticipo per assicurarsi che tutto sia a posto. "Per questo servizio, abbiamo dovuto ricostruire il bordo della rampa e l'area di atterraggio", spiega. "Dovevamo rendere tutto perfetto in modo che fosse sicuro per l'atleta".

Questo dà anche a Jb il tempo per lavorare con il suo soggetto. "Conoscere bene il ciclista è importante perché in questo modo gli chiederai di fare solo qualcosa di cui è già capace", afferma. "È come ordinare del cibo al ristorante. Sai che l'atleta sa fare 20 trick e ordini quello che pensi possa andare meglio per questo lavoro. Poi lo proviamo per vedere se viene bene, che è quello che mostra il primo test. Mostra come sarebbe un'immagine nella media".

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Un ciclista esegue un audace salto in una foresta. Ha le braccia alzate e si trova a diversi metri da terra.

Jb inizia il suo processo lavorando insieme all'atleta per inquadrare il salto e perfezionare il trick che andrà a eseguire. In questa immagine, isola il soggetto utilizzando la maggiore lunghezza dello zoom e selezionando l'apertura più ampia possibile. Scatto realizzato con Canon EOS R5 e obiettivo Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM a 27 mm, 1/1600 sec, f/2.8 e ISO2500. © Jean-baptiste Liautard

Anche se Jb monta spesso la sua fotocamera su un treppiede, in questa occasione ha scattato a mano libera. "Avrei voluto avere due treppiedi", spiega. "Ma ne ho solo uno, e mi serviva per sorreggere uno specchio per la seconda fase".

"La stabilizzazione interna dell'obiettivo Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM ha aiutato, perché l'immagine che compariva sullo schermo era davvero stabile ed era quindi facile ottenere un'inquadratura precisa. Attivo sempre l'IS per gli scatti a mano libera perché aiuta a correggere i miei movimenti se per esempio devo correre per mettermi in posizione.

"L'ambiente circostante non era granché", continua, "così ho cercato di isolare il soggetto utilizzando una lunghezza focale maggiore, 27 mm, che mi ha permesso di avvicinarmi e di rimuovere gli oggetti sullo sfondo. Ho scattato inoltre a f/2.8 per creare una certa sfocatura nello sfondo".

Un'immagine speculare in bianco e nero di un ciclista che esegue un salto audace con le braccia alzate in una foresta.

"Ho pensato che il bianco e nero avrebbe accentuato il contrasto", dice Jb di questa immagine scattata durante la seconda fase del suo processo. "Normalmente non vuoi avere un cielo molto luminoso sullo sfondo, ma qui il ciclista indossava abiti scuri, quindi questo contrasto tra l'azione e lo sfondo è stato utile". Scatto realizzato con Canon EOS R5 e obiettivo Canon RF 15-35mm F2.8L IS USM a 15 mm, 1/1250 sec, f/4 e ISO2000. © Jean-baptiste Liautard

Fase 2: geometria e sperimentazione

Nella seconda fase del processo, Jb ha iniziato ad aumentare la complessità della composizione con l'aggiunta di un grande specchio. "L'obiettivo era quello di ottenere un'immagine più geometrica", spiega. "Penso sia una cosa mentale, quando vediamo qualcosa di geometrico o simmetrico, ci sembra bello. Alcune persone lo fanno con Adobe® Photoshop®*, ma a me piace fare le cose nella vita reale. Così, dopo aver giocato con diverse pozzanghere ed essermi lamentato di non avere un lago a portata di mano, volevo trovare un modo per portare un riflesso con me".

Jb ha quindi modificato la lunghezza focale a 15 mm. "Con lo specchio hai il doppio dell'immagine, quindi devi allargare l'inquadratura perché hai il doppio dello spazio", spiega. "Mi sono anche spostato leggermente: nello scatto precedente volevo avere il ciclista davanti al cielo, in modo da poterlo vedere meglio. Qui invece volevo davvero essere sull'orlo della rampa per creare questa simmetria".

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Un fotografo accovacciato in una foresta scatta una foto con una fotocamera Canon EOS R5. Accanto a lui c'è un grande specchio.

Jb ha utilizzato un grande specchio verticale per creare lo scatto. L'idea di scattare fotografie in questo modo deriva dal suo fascino per l'ordine geometrico, e gli specchi sono ormai un elemento fisso nei suoi lavori. © Jean-baptiste Liautard

Un'immagine speculare di un uomo con in mano una fotocamera Canon EOS R5 con il touch screen che mostra un'altra immagine speculare.

Anche se questo è stato il primo servizio di Jb con Canon EOS R5, si è adattato facilmente alla tecnologia mirrorless. "Mi sono sentito davvero a mio agio con R5, anche se prima avevo sempre usato fotocamere reflex digitali", afferma. "Mi piace non avere problemi, perché quando lavori al buio con soggetti che si muovono molto velocemente non vuoi avere problemi con l'attrezzatura". © Jean-baptiste Liautard

Jb utilizza spesso gli specchi in orizzontale, in modo che sembrino laghi o pozzanghere, ma questa ripresa ha richiesto un po' di sperimentazione. "È stata la prima volta che ho usato il riflesso dello specchio in verticale", continua. "Questa volta ho pensato che la rampa potesse sembrare un vulcano al centro, con l'atleta che allarga le braccia su entrambi i lati.

Lo specchio era sostenuto dal mio treppiede appoggiato a un albero. Il mio assistente mi ha aiutato a tenerlo alla giusta angolazione. Io lo regolavo e, dopo aver trovato la posizione perfetta, il mio assistente lo teneva fermo durante lo scatto. Naturalmente, è più semplice scattare con lo specchio in orizzontale. La prossima volta cercherò di trovare un modo migliore per posizionarlo".

"Fotografare con uno specchio può sembrare abbastanza facile", continua Jb, "ma devi considerare che lo specchio è fatto di diversi strati di vetro e più lungo è l'obiettivo, maggiori saranno gli effetti ghosting e le distorsioni. Suggerirei di rimanere tra 15 mm e 35 mm per mantenere una buona qualità d'immagine e nitidezza nel riflesso".

Una mano che tiene Canon Speedlite 600EX II-RT. Lo sfondo scuro è immerso in una luce blu.

Jb ha utilizzato quattro Canon Speedlite 600EX II-RT per illuminare l'immagine finale. "È bene avere dei flash affidabili, che scattano sempre, hanno tempi di ricarica rapidi e sono abbastanza potenti, perché devo sempre illuminare grandi spazi", spiega. "Ho già bisogno di aiuto per trasportare le mie borse, quindi non sarebbe fattibile portare con me delle enormi luci da studio. Questi piccoli flash Canon sono perfetti". © Jean-baptiste Liautard

Un fotografo scatta una foto notturna di uno stuntman che si lancia con la bici da una rampa con le braccia aperte.

Un paio di Canon Speedlite 600EX II-RT puntati verso l'alto sono stati sufficienti per illuminare gli alberi dietro all'atleta. Jb ha applicato una gelatina blu per creare la tonalità di sfondo desiderata. © Jean-baptiste Liautard

Fase 3: luci, camera, azione!

Per l'immagine finale sono stati introdotti quattro Canon Speedlite 600EX II-RT, attivati da trasmettitori in radiofrequenza, con una velocità dell'otturatore di 1/200 sec. "Sono stati i flash a congelare l'azione, non la velocità dell'otturatore", rivela Jb. "Anche se a volte mi piace includere un po' di luce ambientale abbassando la velocità dell'otturatore, qui ho utilizzato l'apertura f/4 perché volevo ottenere più nitidezza e una maggiore profondità di campo. Il valore ISO era 1250.

"È una configurazione un po' complicata", ammette a proposito della disposizione delle luci. "Doveva esserci del fumo, ma c'erano troppi alberi e non stava bene. Usare il fumo con un obiettivo grandangolare è complicato, soprattutto quando devi coprire un'area ampia. Inoltre, la rampa era circondata da molti ostacoli che rendevano difficile posizionare i flash e i fuochi necessari per creare il fumo.

"Alla fine, ho creato un'illuminazione d'atmosfera utilizzando degli Speedlite e delle gelatine", continua Jb. "Ne ho posizionati due a terra sullo sfondo, rivolti verso l'alto e ricoperti di gelatina blu. Si trovavano circa cinque metri dietro il ciclista, ma nascosti dietro alla rampa, che assicurava che la luce non filtrasse in primo piano. Gli zoom dei flash erano impostati su 24 mm in modo da illuminare tutti gli alberi anche se erano abbastanza vicini. Ne ho usati due per avere una potenza maggiore".

Un'immagine speculare di un ciclista che esegue un salto audace con le braccia alzate visualizzata nel touch screen orientabile di Canon EOS R5.

Con lo specchio e l'illuminazione in posizione, Jb è riuscito a catturare la sua visione creativa. © Jean-baptiste Liautard

L'illuminazione in primo piano è stata aggiunta per motivi di sicurezza. "Dato che stavamo scattando di notte, ho usato due serie di luci continue nella parte anteriore in modo che il ciclista potesse vedere dove atterrare. Le luci sul salto stavano bene, soprattutto perché non avevo del fumo sullo sfondo, quindi le abbiamo incluse".

Infine, il ciclista stesso doveva essere illuminato. "Ho posizionato un flash sulla sinistra che dall'area di atterraggio puntava direttamente verso l'atleta. Ne avevo anche uno sull'altro lato, nascosto dallo specchio: puoi vedere il contrasto sul lato destro dell'albero. Quindi, su entrambi i lati della rampa c'era uno Speedlite senza gelatina".

Completata l'immagine finale, la visione creativa di Jb si è trasformata in realtà. Può sembrare sorprendente, ma è una visione che accetta un certo grado di imperfezione. "Quando ho scattato con lo specchio, non arrivava fino all'albero", spiega. "Quindi, se guardi l'albero puoi vedere che una parte non è perfettamente simmetrica. È così che facciamo".

Mark Alexander

*Adobe e Photoshop sono marchi o marchi registrati di Adobe negli Stati Uniti e/o in altri Paesi.

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