"Abbiamo ripreso per tutto il giorno, seguendo Brent dappertutto", racconta Spencer. "Ci siamo concentrati sugli scatti che Brent ha realizzato con la fotocamera EOS R, lavorandogli intorno. "Dovevo riprendere il soggetto dei suoi scatti esattamente dalla stessa angolazione, altrimenti sarei comparso nelle sue foto, e non volevo rovinare il suo lavoro. Ho dovuto imparare il suo stile, ma non è stato facile perché non avevo mai lavorato a un documentario con un fotografo che usa le luci in quel modo. Mi sembrava di essere sul set di un film".
La bellezza del paesaggio della Namibia ha certamente aiutato. "È stato fantastico, tutti i posti che abbiamo visto rappresentano un ecosistema desertico diverso", afferma. "Certe volte sembrava di essere su un altro pianeta". Dal girato sono stati realizzati un film principale e una versione estesa, che mostra la bellezza del posto, i suoi straordinari abitanti e le vibranti fotografie di Brent Stirton.
"La luce del deserto è molto particolare, ma le immagini erano fantastiche anche prima della post-produzione. Avevano un aspetto così naturale, non c'è stato bisogno di una direzione artistica "invadente". Abbiamo ottenuto immagini davvero belle da guardare, con ombre e toni della pelle perfetti", dice Spencer. "Sono davvero orgoglioso del risultato finale. Ho scelto la fotocamera e l'obiettivo giusti, e questa scelta ha pagato".