Elisa Iannacone, giornalista e regista, viaggia in tutto il mondo per raccontare di guerre e disastri naturali. Deve utilizzare un kit affidabile e che possa resistere a condizioni difficili. Per testare la messa a fuoco automatica e le capacità di stabilizzazione dell'immagine delle videocamere Canon EOS C70 e Canon XA55, Elisa le ha portate con sé per effettuare riprese notturne da una piccola portaledge fissata a una scogliera.
"Quando si racconta una storia in modo inaspettato, si inizia a rielaborare il punto di vista che la gente ha sulla storia stessa. Improvvisamente il pubblico, in passato piuttosto indifferente perché sottoposto a quell'immagine molte volte, si incuriosisce", spiega la giornalista e documentarista Elisa Iannacone. È una convinzione che l'ha spinta a creare un portafoglio diversificato di lavori, riprese video e documentari in più di 30 paesi e in sei continenti.
Il lavoro di Elisa, una regista di grande esperienza, è stato pubblicato su National Geographic, Newsweek, VICE magazine e su BBC World News. Da sempre interessata alle vicende legate ai diritti umani e agli argomenti che raramente fanno la loro comparsa nelle cronache, Elisa ha creato reportage su zone di guerra e disastri naturali, sulla violenza nei campi profughi iracheni e sulla devastazione del ciclone Idai in Mozambico nel 2019.