Per un fotografo, scattare un progetto a lungo termine è una delle cose più soddisfacenti e gratificanti che si possano fare. Ti permette di approfondire un argomento e di creare una serie di contenuti su un unico tema, che poi possono essere raccolti in un libro, una mostra o un'esperienza multimediale per aumentare la propria visibilità.
Questi progetti richiedono pazienza, dedizione e resilienza, oltre a, ovviamente, un argomento che ti appassiona, con molti aspetti da esplorare. Ilvy Njiokiktjien, fotoreporter e fotografa documentarista, ha trovato tutti questi elementi quando ha deciso di occuparsi di un progetto sul Sudafrica.
Dopo esserci stata quando era una studentessa, Ilvy è rimasta affascinata da questo Paese. Nel 2007 si è trasferita a Johannesburg per lavorare come stagista per il quotidiano nazionale The Star. Quell'anno ha iniziato a lavorare sulle prime storie sudafricane, e da allora ha sviluppato una serie di progetti ambientati nel Paese. Tutti questi progetti raccontano la vita di coloro che sono nati dopo la fine dell'apartheid, cioè dopo il 1994, anno in cui Nelson Mandela fu eletto presidente – la cosiddetta generazione "nata libera". "Dovevano essere il volto di un nuovo Sudafrica, libero e ricco", spiega Ilvy.
In occasione del 25° anniversario dell'elezione di Nelson Mandela, Ilvy ha raccolto i suoi scatti migliori realizzati in Sudafrica per un libro retrospettivo e una mostra intitolata Nati Liberi: La Speranza della Generazione Mandela. Si tratta di una raccolta di video documentari che mostrano la vita quotidiana dei protagonisti e interviste "a mezzo busto". Per i suoi ultimi lavori, sia per le fotografie che per i video, Ilvy ha usato la fotocamera Canon EOS 5D Mark IV.