Ogni anno, dei fotografi emergenti hanno l'opportunità di partecipare a un percorso che darà slancio alla loro carriera di fotogiornalisti. Il Canon Student Development Programme (CSDP) è una porta d'accesso al mondo competitivo e impegnativo della fotografia documentaristica. Dai mentoring con le figure di spicco del settore, ai consigli pratici e alla possibilità di stringere relazioni che possano definire la propria carriera, il programma ha l'obiettivo di stimolare i fotografi di talento di domani.
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Presentazione dei finalisti 2024 del Canon Student Development Programme
Come funziona il Canon Student Development Programme?
100 studenti provenienti da tutta la regione EMEA hanno avuto l'opportunità esclusiva di partecipare all'edizione 2024, l'ottava consecutiva del Canon Student Development Programme.
Ogni partecipante ha collaborato con un mentore professionista durante l'estate, che lo ha aiutato a perfezionare il proprio portfolio di presentazione. Tra i mentori c'erano grandi nomi del settore, dal fotografo Magnum francese Jérôme Sessini a Yagazie Emezi, artista nigeriana e fotogiornalista autodidatta.
I 25 migliori studenti sono stati invitati a partecipare a un workshop di quattro giorni. Questo prevedeva sessioni pratiche di fotografia su argomenti come le tecniche di illuminazione, oltre a revisioni del portfolio, visite guidate alle mostre e conferenze su vari argomenti legati alla fotografia. Tra questi, l'impatto dell'intelligenza artificiale sul fotogiornalismo e la comunicazione del lutto e della memoria attraverso le immagini. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di presentare il proprio lavoro e di ottenere feedback da esperti internazionali della comunità fotografica durante le sessioni di gruppo e quelle individuali. Questi quattro giorni hanno anche offerto agli studenti l'opportunità di parlare con fotografi rinomati e di approfondire i loro percorsi.
Hanno poi partecipato a Visa pour l'Image, il Festival del fotogiornalismo di Perpignan, in Francia, che si è concluso con una cena di chiusura e una proiezione, durante la quale sono state annunciate le tre finaliste del 2024: Eleni Albarosa, Emeline Sauser e Simona Supino. A ogni finalista è stata assegnata una borsa di studio di 2.000 € e dell'attrezzatura Canon, una fotocamera EOS R5 e un obiettivo RF 50mm F1.2 L USM, per contribuire alla realizzazione del progetto fotografico che avevano proposto nell'ambito della loro candidatura al programma.
Per un fotografo all'inizio della sua carriera, questo tipo di opportunità è qualcosa di molto prezioso.
La finalista Eleni descrive l'esperienza come "una vera ispirazione". Parlando del ruolo dei mentori nel programma, Eleni dice: "Attraverso le foto, questa persona vede qualcosa in me, mi sprona". Apprezza l'impegno dei mentori nel metterla alla prova durante l'insegnamento, per aiutarla a diventare una fotografa migliore.
Dopo il programma, i finalisti sono stati invitati alla Hamburg Portfolio Review 2024. Per questa occasione, altri tre studenti hanno ottenuto un invito: Aubin Mukoni, della Repubblica Democratica del Congo, e Maria HøyHansen e Thea Tønnesvang, entrambe della Danimarca.
Ecco cosa hanno da dire Eleni, Emeline e Simona sul programma e su come le ha preparate come fotografe.
Finalista CSDP 2024: Eleni Albarosa
Perché hai deciso di candidarti al CSDP?
Una mia amica aveva partecipato al programma l'anno precedente e mi aveva detto di aver vissuto un'esperienza fantastica. Ho sempre desiderato che questo fosse il mio lavoro, ma pensavo che non sarebbe mai stato possibile. Poi ho capito che dovevo accettare la sfida.
Quando mi ha incoraggiata, ho capito che dovevo provarci. Se esco dalla mia comfort zone, chissà cosa potrebbe accadere. Almeno avrò la possibilità di mostrare il mio lavoro a grandi fotografi, cosa che non avrei mai immaginato.
In che modo ti ha aiutato il programma?
I mentori ci hanno aiutato più di quanto mi aspettassi. Ogni giorno ci hanno dedicato il loro tempo. Erano disponibili 24 ore su 24 per darci un feedback, e questo è stato molto apprezzato.
Paolo Verzone e Massimo Nicolaci, due dei nostri mentori, erano insegnanti di teoria e tenevano workshop sull'illuminazione nella fotografia e nel video, ma erano anche disponibili ad aiutarci ogni giorno in tutto.
Grazie al programma, sono riuscita a riconnettermi con me stessa. Sono riusciti a creare un ambiente davvero sicuro per la crescita emotiva umana, il che è molto speciale.
In teoria stavamo partecipando a un concorso e il mondo della fotografia può essere molto competitivo, eppure abbiamo avuto l'opportunità di esprimere noi stessi nel migliore dei modi. Più che 24 concorrenti, ho trovato 24 compagni che condividevano il mio stesso sogno.
Eleni Albarosa
Sito Web: https://eleni-albarosa.format.com/
Social media: eleni.albarosa
A quali fotografi ti ispiri e perché?
Il mio mentore è stato Nikos Economopoulos. Ho fatto un workshop con lui e mi ha cambiata molto. Non è una persona che ti dice di lavorare come lui, ma ti aiuta a sviluppare la tua visione personale. Ho profondo rispetto per lui. Sono anche profondamente legata al lavoro di Koudelka.
Quali consigli daresti ai candidati al CSDP dell'anno prossimo?
Essere onesti ed essere se stessi. È importante anche essere professionali: capire le richieste che vengono fatte e soddisfarle. Anche se qualcosa ti porta a uscire dalla tua comfort zone, accetta la sfida. Non sai mai a cosa potrebbe portare.
Come ti sei trovata a lavorare con EOS R5 e l'obiettivo?
Il mio primo pensiero è stato quanto sia più leggera questa fotocamera rispetto a quella che avevo prima. La volevo comprare. Quindi, onestamente, non vedo l'ora di usarla!
Dove ti vedi tra 1, 3 e 5 anni?
Larry Towel è uno dei miei fotografi preferiti. Il suo lavoro mi ha cambiato la vita. Non mi aspetto di cambiare la vita di tutti o anche solo di qualcuno, ma credo che sarebbe bello. Non voglio dedicarmi alla fotografia solo per fare foto e guadagnare soldi, ma vorrei avere l'opportunità di raccontare storie che meritano di essere raccontate, di condividerle con le persone e di essere pagata per questo. È questo il mio sogno.
La mia speranza è di diventare più organizzata e di trovare il tempo per fotografare. Ma anche per andare ai festival, per mostrare il mio lavoro, per fare revisioni del portfolio e tutte le altre cose che non ho mai fatto fino ad adesso.
Questo programma mi ha dato gli strumenti. Ora devo mettermi a studiare. Per esempio, imparare come si fa una proposta, come presentare il mio lavoro e cose del genere.
Finalista CSDP 2024: Emeline Sauser
Perché hai deciso di candidarti al CSDP?
Una delle mie migliori amiche fotografe (Ophélie Loubat) ha partecipato al programma l'anno scorso e mi ha caldamente consigliato di iscrivermi. Ha insistito perché le è piaciuto molto.
In che modo ti ha aiutato il programma?
Mostrare il mio lavoro a fotografi internazionali è stato pazzesco e mi ha costretta a riflettere sul modo in cui parlo del mio lavoro e sull'ispirazione che ci sta dietro. Hai la possibilità di condividere la tua passione e per me è stato molto utile.
Quattro anni fa ho scoperto il lavoro di Evgenia Arbugaeva. Partecipando a questo programma, sono riuscita a organizzare una sessione di mentoring online con lei per parlare di fotografia, vita e creatività: è stato un sogno.
E poi vederla durante la seconda parte del programma a Girona è stata una vera e propria gioia, ha dato una spinta al mio lavoro e alla mia creatività.
Emeline Sauser
Sito Web: https://emsauser.com/
Social media: em_sauser
A quali fotografi ti ispiri e perché?
Evgenia Arbugaeva. La sua fotografia evidenzia il legame tra sogni e realtà. Il suo lavoro ha anche un'atmosfera infantile. È nata in Siberia e ha scattato molte foto in quel luogo, catturandone la storia. C'è una vera tenerezza nel suo lavoro e amo i sentimenti che riesce a ritrarre. Ha qualcosa di magico.
Adoro anche Bieke Depoorter, una fotografa Magnum. Ha intrapreso un progetto affascinante chiamato Ou Menya (che significa "a casa mia" in russo). Ha preso un treno e a ogni stazione si è fermata per chiedere alle persone del luogo il permesso di dormire a casa loro per una notte e fotografarle.
È una sorta di fotografia di viaggio, ma è molto intima e si possono vedere le vere emozioni delle persone. È davvero fonte di ispirazione. Penso che il rapporto che ha creato con queste persone sia affascinante. Si fidano davvero di lei.
Quali consigli daresti ai candidati al CSDP dell'anno prossimo?
Oltre a dormire il più possibile prima dell'inizio del programma, direi che stampare le proprie fotografie è davvero utile. Quando si mostra il proprio lavoro alle persone, fa una grande differenza.
L'intero processo è così veloce che non si è mai veramente preparati a ciò che accadrà, quindi è meglio essere di mentalità aperta. Tutto ciò che verrà fuori dal programma ti lascerà a bocca aperta.
Come ti sei trovata a lavorare con EOS R5 e l'obiettivo?
Quando l'ho provata, sono rimasta davvero sorpresa dalla sua leggerezza. Sembra facile da tenere in una mano durante lo scatto.
Dove ti vedi tra 1, 3 e 5 anni?
L'obiettivo finale, un giorno, è quello di allestire una grande mostra. Su ogni parete della mostra ci sarebbe la storia di qualcuno che ho incontrato. Immagina una grande stanza con molti corridoi, e su ogni parete potresti fermarti a guardare le storie delle persone con testi e fotografie. Come un mondo a sé stante, un'atmosfera unica. La gente rimarrebbe per ore.
Finalista CSDP 2024: Simona Supino
Perché hai deciso di candidarti al CSDP?
Mi sono iscritta al programma perché credo che si debba sempre continuare a imparare nel corso della vita. I dialoghi con altri photo editor e mentori esperti e i loro feedback sono la cosa più preziosa per continuare a crescere. Inoltre, mi sentivo un po' persa con il mio lavoro e avevo bisogno di una guida per capire se fossi sulla strada giusta.
In che modo ti ha aiutato il programma?
È stata un'esperienza davvero fantastica conoscere tutte queste persone che probabilmente non avrei avuto l'opportunità di incontrare in nessun'altra situazione. Parlare con le altre persone che partecipano al programma e che condividono esperienze simili alle tue ti spinge davvero ad andare avanti e ti motiva mentre sei lì. È un'esperienza unica poter passare così tanto tempo a contatto con persone importanti nel mondo della fotografia. È stato molto istruttivo e anche coinvolgente.
Simona Supino
Sito Web: https://simonasupino.com
Social media: simsupino
A quali fotografi ti ispiri e perché?
Sono due. Uno è Jason Eskenazi per la sua capacità di catturare la complessità e la nostalgia della vita nei Paesi post-sovietici, che ha documentato nel suo progetto Wonderland. Il suo approccio alla fotografia, che unisce la cruda realtà alla narrazione poetica, offre una visione unica della vita delle persone ai margini del cambiamento storico. Mi affascina il modo in cui crea narrazioni visive che sono allo stesso tempo universali e profondamente personali. Il suo lavoro esprime emozioni nascoste e spesso lascia lo spettatore con domande piuttosto che offrire semplici risposte.
Anush Babajanyan mi ispira soprattutto per il suo impegno nel documentare la vita in regioni spesso trascurate, come il Caucaso meridionale e le aree post-sovietiche. Le sue fotografie mettono in risalto la forza e la resilienza umana, il che è in linea con il mio approccio nel catturare la vita in condizioni difficili e durante i conflitti. Mi ispira specialmente il modo in cui riesce a trovare storie profonde ed emotive all'interno di contesti socio-politici più ampi, pur concentrandosi sulle esperienze e sui destini individuali. Questa combinazione di empatia e cruda realtà nel suo lavoro è in sintonia con le mie ambizioni creative.
Quali consigli daresti ai candidati al CSDP dell'anno prossimo?
Chiunque ci stia pensando dovrebbe assolutamente presentare domanda per il programma. È la cosa migliore che possa capitare nella propria carriera professionale.
Sarebbe anche opportuno pensare al significato più profondo del proprio lavoro. Perché fai quello che fai? Perché è importante per te? E perché è importante per il mondo? Questo influenzerà la tua esperienza e il modo in cui affronterai il programma.
Come ti sei trovata a lavorare con EOS R5 e l'obiettivo?
La mia reazione quando ho usato questa fotocamera per la prima volta è stata: "Sono innamorata". La velocità dell'autofocus è incredibile. È anche possibile disattivare il suono dell'otturatore, il che è ottimo per le interviste o in generale per gli scatti in pubblico. Le immagini hanno un aspetto fantastico, quasi come se fossero già state modificate. È davvero facile da usare.
Dove ti vedi tra 1, 3 e 5 anni?
Voglio essere in grado di raccontare le storie che sono importanti. Una cosa è lavorare su incarichi che ti vengono assegnati, ma creare un lavoro che significhi davvero qualcosa per te è completamente diverso.
Lavorare per un giornale e avere l'opportunità di proporre storie importanti e significative per me sarebbe fantastico. Man mano che mi faccio un nome, spero di poterlo fare sempre più spesso.
Se vuoi partecipare al Canon Student Development Programme nel 2025, iscriviti subito per ricevere gli ultimi aggiornamenti e scoprire di più sui talentuosi finalisti di quest'anno.
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